Vorrei condividere con voi una considerazione che nasce da anni di esperienze professionali nella gestione delle aziende.
Non è sempre a causa di fattori esterni che le imprese entrano in crisi.
In alcuni (molti?) casi la crisi è il risultato di una errata concezione che l'imprenditore ha dell'azienda, considerata il mezzo per soddisfare i propri bisogni a prescindere dalla capacità della stessa di generare reddito.
L'azienda ha ragione di esistere se è grado di produrre un risultato economico positivo ed è in grado di remunerare sia chi investe i propri soldi (soci) che tutti i soggetti che in essa e con essa lavorano (dipendenti e fornitori).
L'azienda, come gli uomini, vive le proprie fasi positive (=guadagni) e negative (=perdite).
Le fasi negative possono essere causate da fattori esterni (scenario economico) ma anche da errori di gestione.
In questo caso l'approccio corretto al problema sarebbe quello di analizzare le cause della crisi sforzandosi di trovare una via d'uscita (=risoluzione del problema).
Al contrario succede che l'imprenditore si convinca che tutto ciò che non funziona sia causato da altri e non da suoi errori di valutazione / gestione.
Così facendo continua ad operare come se niente fosse, procastina l'analisi e relativa risoluzione dei problemi aggravando con il trascorrere del tempo la situazione e quando se ne accorge spesso non ha più risorse per porvi rimedio.
In questi casi la conclusione più frequente è quella del fallimento.
Acquisire consapevolezza della situazione, sforzarsi di trovare alternative a ciò che non va come avevamo sperato, operare secondo nuovi criteri e avere il coraggio di cambiare ciò che non funziona prima che la situazione sia definitivamente compromessa è la via maestra per creare business duraturi di successo.
Quelle che leggete vi potranno sembrare considerazioni scontate ma vi assicuro che nel mondo reale molti (troppi) imprenditori cadono nella tentazione di reiterare i comportamenti che li hanno condotti a situazioni di crisi pensando (sperando?) che prima o poi qualcosa cambierà...
...e ignorano che il primo passo per cambiare ciò che non va è quello di cambiare il loro modo di pensare e di agire adeguandosi alle mutate circostanze, trovando nelle difficoltà idee nuove per migliorare la loro azienda e quindi anche la loro vita.
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